Un intervento di architettura da una minimale somma algebrica di elementi.
Che cosa è infondo una piscina se non che un’addizione liquida ad una sottrazione volumica di terreno? Da questo semplice ragionamento concettuale prende forma il progetto per la piscina di Ascianellino.

Siamo nella bellissima campagna poliziana, a pochi chilometri dal caratteristico comune toscano di Montepulciano, in un contesto naturale antropizzato da fabbricati rurali sparsi e coltivazioni tipiche.
Dall’obiettivo di dare continuità linguistica con il fabbricato e il paesaggio circostante, la piscina è stata concepita come un elemento da sempre facente parte del luogo; un po’ come avveniva per i vasconi, abbeveratoi e lavatoi rurali, originariamente accessori indispensabili della resede abitativa.

La vasca si configura, per step, come un volume parallelepipedale sottratto al terreno, corredato da due semplici elementi addizionati: “la cornice”, propriamente bordo della piscina in pietra locale lavorata a spacco e “la pedana”, un deck di tavole in legno massello che individua un ambito solarium sollevato sul bordo e sul prato circostante.
Un breve percorso segnato da punti luce e lievi movimenti di terreno conduce dall’abitazione a questo ambito privato ed intimo, dove l’acqua fa da protagonista nella cucitura fra giardino e uliveto.



info

tipologia

piscina – extraurbano

localizzazione

via Ascianellino, Montepulciano (SI)

dati dimensionali

64 mq superficie utile interna  

cronologia

progetto: gennaio 2017 – marzo 2017
realizzazione: maggio 2017 – giugno 2017  

scheda partecipanti

committente

Francesco calabresi

progetto architettonico

Massimo Zanelli

collaboratori

Andrea Fiorini

impresa costruttrice

Alternativa Service