Immersa nella campagna Toscana, a pochi chilometri da Arezzo, si trova questa bellissima
leopoldina. La sua storia e il suo fascino, oltre che un legame affettivo di generazioni, sono stati il punto di partenza di un percorso conoscitivo insieme con la committenza che ha condotto alla fase progettuale e poi realizzativa. I caratteri autentici dell’immobile, i suoi materiali originari, la spazialità di alcuni ambienti, sono rimasti intatti a testimoniare la bellezza del fabbicato. Ogni stanza, ogni elemento, sembra raccontare una parte di storia del vissuto della leopoldina arricchita della sua storia attuale che la porta nuovamente ad essere abitata. Il progetto di ristrutturazione si poneva l’obiettivo di generare una spazialità complessa, in cui le dialettiche del tradizionale e del contemporaneo si mescolassero a generare scorci e atmosfere ricche di elementi e dettagli. L’impostazione del fabbricato è rimasta pressoché immutata ma il corredo funzionale di elementi architettonici introdotti ne ha moltiplicato le prospettive, i punti di vista e la percezione. Il progetto si fonda sull’idea di introdurre cinque elementi contemporanei funzionali dislocati sui quattro livelli abitativi. Questi oggetti diventano le “scatole” funzionali che caratterizzano alcuni ambienti della casa e interagiscono con lo spazio aprendosi, chiudendosi, accogliendo e integrando oggetti della quotidianità. Mentre incartano gli spazi dell’abitare, i cinque elementi contemporanei introducono anche matericità e cromatismi nuovi, volutamente in contrasto con le fattezze tradizionali dell’immobile e i suoi materiali autentici. I contrasti visivi che si generano conferiscono ricchezza percettiva e fanno chiarezza su ciò che è sempre stato e ciò che si è introdotto oggi; in questa chiave dialogano tutti i materiali presenti nella loro portata comunicativa. I grandi lastroni di pietra dell’androne di ingresso staccano su ottoni bruniti microforati e velluti cangianti, le pareti in pietra faccia-vista fanno da quinta a boiserie in legno wengé e superfici dorate, i legni originari del grande soggiorno contrastano con pattern lineari in alluminio verniciato. In questo modo lo spazio si veste di un nuovo modo di abitare che combina il comfort e la tecnologia contemporanei con il modello abitativo rurale del secolo passato. In un percorso ascendente dall’ingresso sino alla colombaia recuperata, la casa offre tutti gli ambienti del vivere. Il piano terra, più ombroso e in continuità con l’esterno, ospita una cucina e una grande zona pranzo alle quali si accede dall’androne di ingresso. Da quest ultimo si sale ai livelli superiori attraverso la scala originaria. Il piano primo è interamente dedicato alla zona notte mentre al piano secondo, molto luminoso e con spazi più generosi, si collocano il grande soggiorno, la seconda cucina, la sala da pranzo oltre che uno studio e un locale wellness. In ultimo la scala conduce alla piccola colombaia, dove un salotto intimo e raccolto cencella la memoria di quando fungeva da vedetta durante la guerra, vista la splendida panoramica sulla campagna circostante.



info

tipologia

residenza – extraurbano

localizzazione

Arezzo

dati dimensionali

600 mq superficie utile interna
2400 mc volume interno  

cronologia

progetto: gennaio 2018 – dicembre 2019
realizzazione: gennaio 2020 – maggio 2023  

scheda partecipanti

committente

privato

progetto architettonico

Massimo Zanelli

collaboratori

Andrea Fiorini, Marta Marcocci

progetto strutturale

Pietro Cretella

progetto impianti

Mavilla srl

impresa costruttrice

Fabrizio Picinotti

impianto termoidraulico

Sauro Papi

impianto elettrico

Aldo e Diego Gnaldi

infissi e lavori in legno

Falegnameria Bianchini

infissi e lavori metallici

Vigiani srl

cartongessi e trattamenti murari

Eugen Burca

opere da vetraio

Brusa Vetreria Artigiana

fornitura e posa opere in pietra

BC Marmi, Cave Borgia

fornitura e posa pavimenti

Donati Legnami spa, Grazia Pavimenti

arredo su misura

Arredolegno srl

corpi illuminanti

MEF

fornitura arredo

Belvedere Arredamento

fotografo

Studio Daido