Il concorso prevede la realizzazione di 18 alloggi popolari, ecosostenibili, di varie dimensioni e distribuiti in due edifici separati. Ad uno sguardo d’insieme ne risulta un complesso dinamico, la differenza di altezza delle coperture dei due edifici consente di sfruttare al meglio l’irraggiamento solare, riducendo le zone d’ombra. Concettualmente l’edificio si compone di due parti: il nucleo interno che costituisce il volume abitativo, e il suo rivestimento esterno costituito da un’insieme di elementi diversi e riconoscibili. Il blocco interno dell’edificio si presenta compatto secondo una logica di razionalizzazione della struttura, contenimento dei costi e riduzione della superficie di esposizione esterna per il contenimento energetico. Si è scelta una tipologia a ballatoio che renda molto semplice e immediata la distribuzione e quindi i percorsi di ingresso ai vari alloggi e servizi. Sul fronte nord, compatto, si concentra l’organizzazione dei ballatoi mentre su quello sud, più aperto e rarefatto, si aprono terrazzi e giardini. L’organizzazione del rivestimento dell’edificio, compresa la falda inclinata di copertura, si basa su una struttura metallica, mentre le tamponature verticali più o meno permeabili o scomponibili sono realizzate in buona parte con il recupero dei pannelli cassero da carpenteria, precedentemente utilizzati nella realizzazione degli interrati.
Riuso delle risorse, recupero dei materiali, razionalizzazione dei processi, efficienza energetica dell’involucro edilizio e degli impianti, condivisione delle risorse, questi alcuni concetti chiave su cui si basa l’oramai noto concetto di sostenibilità ambientale. Applicato agli edifici multi residenziali come questo, a partire dalla progettazione, realizzazione, fino alla successiva gestione dell’edificio, può generare un processo virtuoso che punta alla qualità della vita degli utenti fruitori, contribuendo relativamente alla sopravvivenza del nostro pianeta.